Claudio
Verna
Claudio Verna è uno dei protagonisti della pittura analitica italiana, un movimento che ha cercato di rinnovare il linguaggio pittorico a partire da una riflessione critica sulle sue possibilità e sui suoi limiti.
Nato a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1937, Verna si forma in Umbria e poi a Firenze, dove si laurea con una tesi sulle arti figurative nella civiltà industriale e dove espone le sue prime opere negli anni Sessanta.
Nel 1961 si trasferisce a Roma e per alcuni anni si dedica alla sperimentazione e alla definizione della propria ricerca, senza esporre.
Nel 1967 riprende a mostrare i suoi lavori, convinto delle ragioni "antiche e irrinunciabili" della pittura, che per lui non è mai un gesto spontaneo o espressivo, ma un processo razionale e controllato.
Inizia la sua carriera artistica a Roma, partecipando al movimento dell'Analitica Pittura e alla fondazione del gruppo Forma 1.
La sua cifra stilistica si caratterizza per l'uso di campiture cromatiche uniformi, delimitate da linee rette o curve, che creano effetti di contrasto, armonia e tensione visiva.
Le sue opere sono espressioni di una ricerca rigorosa e razionale sulle possibilità espressive del linguaggio pittorico, ma anche di una sensibilità emotiva e spirituale verso il mondo circostante.
La pittura di Verna si basa sul colore e sulla sua capacità di creare effetti di luce e di saturazione.
Il colore non è mai usato per rappresentare qualcosa di esterno alla tela, ma per costruire una superficie autonoma e vibrante, che coinvolge lo spettatore in una esperienza visiva intensa.
Verna usa il colore come materia pura, applicandolo con pennellate regolari e uniformi, senza creare contrasti o sfumature.
Il colore è anche il mezzo per esplorare le relazioni tra le forme geometriche semplici che compongono le sue composizioni: quadrati, rettangoli, cerchi, linee.
Queste forme non hanno una funzione decorativa o simbolica, ma sono il risultato di una rigorosa analisi delle possibilità combinatorie della pittura.
Verna ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, tra cui la Biennale di Venezia nel 1970 e nel 1980, e le antologiche nei Musei di Gibellina nel 1988, Spoleto nel 1994, Ferrara nel 1997,
Conegliano nel 1998, Treviso nel 2000, L'Aquila nel 2007 e la Fondazione Mudima di Milano nel 2012.
La sua opera è stata riconosciuta da critici come Renato Barilli e da Achille Bonito Oliva, che lo ha definito un "pittore della luce".
La sua attività artistica lo porta a partecipare a molte esposizioni collettive e manifestazioni internazionali in varie città europee, americane e sovietiche, dove riceve diversi premi e riconoscimenti.
Nel 2008 gli viene assegnato il Premio “Antonio Feltrinelli” per la pittura dall’Accademia Nazionale dei Lincei.
Entra a far parte dell’Accademia di San Luca come Accademico nazionale.
Nel 2010 viene pubblicato il Catalogo Ragionato della sua opera, a cura di Volker W. Feierabend e Marco Meneguzzo, per la Silvana Editoriale (MI).
Tra le sue opere più note si possono citare: "Quadrato rosso" (1968), "Cerchio blu" (1972), "Linea verde" (1976), "Trasparenza" (1980), "Luce" (1984).
Il critico d'arte Renato Barilli ha definito Claudio Verna come "un maestro del colore e della forma, capace di creare opere di grande bellezza e profondità".
Esposizioni
Claudio Verna ha partecipato a molte mostre personali e collettive.
Personali
Collettive